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Oligoelementi: i catalizzatori essenziali per la tua salute nell'era moderna

Oligoelementi: i catalizzatori essenziali per la tua salute nell'era moderna

Nel vasto campo della nutrizione, alcuni elementi, sebbene presenti in quantità minime, esercitano un'influenza monumentale sulla salute umana. Questi sono i oligoelementi, veri direttori d'orchestra dei processi biologici che mantengono il nostro corpo in perfetto equilibrio. Tuttavia, Nell'era dell'agricoltura industrializzata, la questione del loro apporto sufficiente nella nostra alimentazione quotidiana diventa sempre più pressante.

Questo rapporto esplora il ruolo fondamentale degli oligoelementi, esamina le ragioni del loro impoverimento nei nostri piatti moderni, e presenta soluzioni naturali e scientificamente fondate per colmare questo deficit vitale, in particolare attraverso i tesori che l'oceano ci offre.

Oligoelementi: attori in miniatura con funzioni macro

Gli oligoelementi sono dei minerali essenziali di cui l'organismo ha bisogno in quantità molto piccole, spesso dell'ordine di microgrammo o del milligrammo al giorno. Nonostante la loro presenza modesta, la loro importanza è fondamentale per il mantenimento della salute e la prevenzione delle malattie.1 Si distinguono dai macroelementicome il calcio o il magnesio) dalle loro concentrazioni più basse nei tessuti viventi, ma il loro ruolo non è meno fondamentale.3

Definizione e classificazione: oligoelementi vs. macroelementi

Gli oligoelementi, o elementi traccia, sono dei sali minerali indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo. A differenza dei macroelementi che sono necessari in quantità maggiori, gli oligoelementi sono richiesti in dosi minime. La loro assenza, anche parziale, può portare a carenze alimentari con conseguenze notevoli, mentre un eccesso può risultare nocivo e tossico.2 Questa dualità sottolinea la necessità di un equilibrio preciso nel loro apporto. Ogni oligoelemento possiede una funzione distinta e specifica nel corpo umano.4

Il loro ruolo di catalizzatori enzimatici: Come attivano le reazioni vitali del corpo

La funzione più notevole degli oligoelementi è il loro ruolo di catalizzatori enzimatici. Sono gli "attivatori" di migliaia di reazioni biochimiche essenziali che si svolgono continuamente nel nostro organismo.1 Senza di loro, molte enzimi – queste proteine che accelerano i processi vitali – non potrebbero funzionare correttamente. Ad esempio, alcuni ioni metallici come il ferro e il rame sono direttamente coinvolti nelle reazioni di ossido-riduzione del metabolismo energetico, un processo fondamentale per la produzione di energia cellulare.3

Gli oligoelementi non si limitano ad attivare il metabolismo generale; partecipano anche a funzioni cellulari più specifiche, come la regolazione della replicazione e della differenziazione cellulare.5 Ciò significa che sono direttamente coinvolti nella crescita, nella riparazione dei tessuti e nel rinnovamento cellulare. Il loro ruolo è obbligatorio per la stabilità strutturale delle cellule, e la loro insufficienza può innescare vie di sostituzione, causando vari disturbi.4 Sono, in sintesi, le scintille che permettono alla nostra macchina biologica di funzionare armoniosamente.

L'equilibrio delicato: Perché un apporto sufficiente è cruciale e i pericoli dell'eccesso

L'equilibrio degli oligoelementi nel corpo è di fondamentale importanza. La loro presenza in quantità troppo basse (carenza) o troppo elevate (eccesso) può causare problemi di salute significativi., che vanno dai disturbi neurologici e cardiovascolari a una risposta immunitaria compromessa.4 Il margine tra un apporto ottimale e un apporto tossico varia considerevolmente da un oligoelemento all'altro.3 Ad esempio, una carenza di zinco può indebolire la funzione digestiva e i difese immunitarie, mentre un eccesso può anche causare problemi.4

La complessità risiede nel fatto che ogni oligoelemento ha esigenze fisiologiche precise. Un apporto eccessivo di alcuni elementi, come il rame, può diventare un veleno, causando sintomi che vanno da disturbi digestivi a lesioni epatiche tombe.7 Allo stesso modo, un'eccessiva integrazione di zinco può indurre una carenza di rame, illustrando l'interdipendenza di questi micronutrienti.8 Mantenere livelli corretti è quindi essenziale per prevenire gravi difetti corporei, o addirittura la morte.4 Questa complessità sottolinea il valore delle fonti naturali equilibrate, che offrono una sinergia di nutrienti in proporzioni fisiologiche, minimizzando i rischi associati agli apporti isolati.

Les oligo-éléments

L'impoverimento della nostra alimentazione: Una conseguenza dell'agricoltura moderna

Nonostante l'importanza vitale degli oligoelementi, il nostro alimentazione moderna è confrontata a una sfida importante: il progressivo impoverimento del contenuto di nutrienti nei nostri alimenti. Questo fenomeno è il risultato di decenni di pratiche agricole intensive che hanno esaurito i suoli e modificato la composizione nutrizionale delle colture.

L'esaurimento del suolo: Cause e impatto sul contenuto di minerali

La salute del suolo è il fondamento della qualità nutrizionale dei nostri alimenti. Tuttavia, i suoli sono ambienti viventi e complessi che si formano nel corso di migliaia di anni. (ci vogliono 200 anni, o addirittura diversi millenni, per formare solo 1 cm di suolo).9 Purtroppo, le attività umane hanno causato un degrado rapido e talvolta irreversibile di queste risorse preziose.

Circa il 40% dei suoli del pianeta sono oggi degradati, colpendo metà della popolazione mondiale.10 Le principali cause di questo degrado sono molteplici:

  • L'erosione: Accentuata da pratiche come le file di colture nel senso della pendenza, il sovrapascolo o la deforestazione, l'erosione porta via lo strato superficiale del suolo ricco di nutrienti.9 I tassi di erosione del suolo nei terreni coltivabili sono da 100 a 1000 volte più alti rispetto ai tassi di erosione naturale.10
  • La lavorazione intensiva e la monocoltura: Questi metodi disturbano la struttura del suolo, riducono la materia organica e la biodiversità, e diminuiscono la disponibilità di nutrienti per le piante.11
  • L'uso di fertilizzanti e pesticidi chimici: Questi input modificano l'equilibrio naturale del suolo, riducendo la sua capacità di fornire nutrienti essenziali alle piante e contaminando l'acqua e l'aria.9

Questo "debito ecologico" del suolo ha conseguenze dirette sulla qualità nutrizionale delle colture. Un suolo sano è essenziale per produrre piante ricche di nutrienti, poiché gli ecosistemi del suolo forniscono alle piante gli elementi di cui hanno bisogno per crescere e produrre alimenti nutrienti.11 Il degrado del suolo riduce la disponibilità di questi nutrienti, il che influisce direttamente sul valore nutrizionale complessivo dei nostri alimenti.

L'industrializzazione dell'agricoltura: varietà ad alto rendimento, pesticidi e fertilizzanti chimici, e i loro effetti sulla qualità nutrizionale delle colture

L'avvento delagricoltura industriale ha introdotto metodi volti a ottimizzare i rendimenti delle colture, spesso a scapito della loro qualità nutrizionale.11 Questo compromesso tra quantità e qualità è una caratteristica principale della produzione alimentare moderna.

  • L'ibridazione delle piante: L'incrocio di diverse varietà vegetali per aumentare la resa, la resistenza ai parassiti o la durata di conservazione può comportare una riduzione del contenuto di vitamine, minerali e antiossidanti essenziali.12 La diversità genetica delle piante diminuisce, il che può tradursi in una riduzione della produzione di nutrienti.
  • La monocoltura: La pratica di coltivare una sola specie su vaste estensioni esaurisce i suoli in nutrienti specifici e rende le colture più vulnerabili alle malattie e ai parassiti. Ciò richiede quindi un maggiore ricorso ai fertilizzanti chimici e ai pesticidi, che, a loro volta, contaminano il suolo e l'acqua, influenzando ulteriormente il valore nutrizionale delle colture.12
  • L'uso intensivo di prodotti chimici: I pesticidi e i fertilizzanti sintetici, sebbene aumentino i rendimenti a breve termine, disturbano l'equilibrio naturale del suolo e la capacità delle piante di assorbire i nutrienti.11 Ciò porta a colture meno nutrienti, influenzando direttamente la qualità degli alimenti consumati dagli esseri umani e dagli animali.11

Questo approccio, incentrato sulla produttività, crea un circolo vizioso in cui i suoli impoveriti richiedono più input chimici, che a loro volta degradano ulteriormente la qualità nutrizionale degli alimenti.

Prove scientifiche del declino: Studi che mostrano la diminuzione degli oligoelementi nei frutti e nelle verdure negli ultimi 50-100 anni

Diversi studi basati su tabelle di composizione alimentare storiche hanno evidenziato un apparente declino del contenuto di nutrienti negli alimenti negli ultimi 50-100 anni, fenomeno ampiamente attribuito al degrado del suolo e alle pratiche dell'agricoltura industriale.13

Uno studio condotto da Jack nel 1998, esaminando i dati del Laboratorio dei Dati Nutrizionali USDA ARS, ha rivelato una significativa diminuzione di minerali e vitamine in molti alimenti tra il 1975 e il 1997. Ad esempio, i livelli medi di calcio in 12 verdure fresche sono diminuiti del 27%, il ferro del 37%, la vitamina A del 21% e la vitamina C del 30%.14

In modo simile, uno studio di'Anne-Marie Mayer nel 1997, confrontando dati britannici su un periodo di 50 anni, ha osservato riduzioni significative dei livelli di minerali nella frutta e verdura.18 Le diminuzioni più significative sono state osservate per il sodio (52%), il ferro (50%), il rame (49%) e il magnesio (10%) tra il 1940 e il 2019.18 Il rame nei vegetali ha particolarmente sofferto, diminuendo di oltre quattro quinti del suo contenuto iniziale.19 Queste cifre allarmanti, osservate in diversi paesi e su lunghi periodi, confermano che il contenuto di oligoelementi nella nostra alimentazione è effettivamente diminuito, rendendo più difficile raggiungere gli apporti necessari solo attraverso il consumo di alimenti convenzionali.

L'agriculture moderne

Gli oligoelementi essenziali: Ruoli specifici e segni di carenza

Ogni oligoelemento svolge un ruolo unico e insostituibile nel mantenimento del nostro salute. Comprendere le loro funzioni specifiche e i segnali di carenza è cruciale per identificare i bisogni dell'organismo.

Ferro (Fe)

Il ferro è un oligoelemento indispensabile, principalmente riconosciuto per il suo ruolo nella produzione di emoglobina, la proteina dei globuli rossi responsabile del trasporto dell'ossigeno dei polmoni verso tutti i tessuti dell'organismo.21 Oltre a questa funzione vitale, il ferro è cruciale per la produzione di energia, il funzionamento ottimale del sistema immunitario e il mantenimento della funzione cognitiva.21

La carenza di ferro è il disturbo nutrizionale più diffuso a livello mondiale, essendo la causa di quasi la metà dei casi di anemia.23 I suoi sintomi si sviluppano spesso in modo insidioso e possono includere una stanchezza e un esaurimento persistente, mancanza di respiro, mal di testa, vertigini, pallore della pelle e estremità fredde.22 A stadi più avanzati, può causare unghie fragili, capelli e pelle secchi, e una maggiore vulnerabilità alle infezioni.6 Nelle donne in gravidanza, una carenza grave è associata a un rischio aumentato di complicazioni, come il basso peso alla nascita o la mortalità perinatale.26

Alcuni gruppi sono particolarmente a rischio di carenza di ferro: le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana (a causa della minore biodisponibilità del ferro non eme nelle fonti vegetali), le donne in gravidanza o in allattamento i cui bisogni sono notevolmente aumentati, le donne con mestruazioni abbondanti, i bambini e i giovani in fase di rapida crescita, così come le persone che soffrono di disturbi gastrointestinali come la malattia di Crohn o la celiachia che alterano l'assorbimento.25 Gli atleti di resistenza sono anche interessati a causa di frequenti piccole perdite di sangue gastrointestinali.25

Zinco (Zn)

Il zinco è un oligoelemento polivalente, essenziale per la salute e presente in tutte le cellule del corpo.6 Agisce come un "guardiano" della funzione immunitaria, esercitando un'influenza significativa sul sistema di difesa dell'organismo.6 È un cofattore indispensabile per moltissime enzimi, svolgendo un ruolo cruciale nel metabolismo cellulare, nella sintesi del DNA e delle proteine.8 Le sue funzioni si estendono alla guarigione delle ferite, la crescita e sviluppo dei bambini e del feto, il mantenimento della qualità della pelle, dei capelli e delle unghie, così come i senso della vista, del gusto e dell'olfatto.6 Inoltre, possiede un'attività antiossidante essenziale, proteggendo le cellule dall'invecchiamento.8

Una carenza di zinco può manifestarsi con una moltitudine di sintomi che colpiscono diverse parti del corpo. Tra i segni comuni ci sono la caduta di capelli, unghie fragili, una cicatrizzazione lenta delle ferite, cecità notturna, un indebolimento del senso dell'olfatto, una stanchezza persistente, un umore depresso, una maggiore sensibilità alle infezioni (raffreddori frequenti, diarree), una perdita di peso severe, crampi muscolari e disfunzioni erettili.6 Nei bambini, una carenza può causare ritardi nella crescita e problemi cutanei come laacne o la psoriasi.8

Alcune popolazioni presentano un rischio più elevato di carenza di zinco. Le persone che seguono una dieta puramente vegetale hanno un fabbisogno del 50% più elevato a causa della presenza di anti-nutrienti (come i fitati) negli alimenti vegetali che riducono l'assorbimento dello zinco.6 Il stress cronaca, il diabete (che aumenta l'escrezione urinaria di zinco) e le sindromi da malassorbimento (come la celiachia) sono anche fattori di rischio.6 È importante notare che un sovradosaggio di zinco, sebbene raro, può causare una carenza di rame, sottolineando l'interdipendenza di questi due oligoelementi.8

Rame (Cu)

Il rame è un oligoelemento essenziale per il funzionamento armonioso dell'organismo, sebbene spesso poco conosciuto.7 È vitale per il sistema nervoso, l'immunità e il sviluppo dei globuli rossi.28 Il rame partecipa a numerose reazioni metaboliche come cofattore di enzimi chiamati cuproenzimi.7 I suoi benefici si estendono alla salute della pelle aumentando la produzione di collagene ed elastina, alla cicatrizzazione e alla salute cardiovascolare riducendo il rischio diaterosclerosi e influenzando positivamente i tassi di colesterolo.7 Contribuisce anche alla formazione di ossa forti e potrebbe svolgere un ruolo nella riduzione delansia e della depressione.7

Una carenza di rame può svilupparsi lentamente, rendendo i suoi sintomi difficili da identificare all'inizio. I segni comuni includono affaticamento, pallore cutaneo, infezioni frequenti, difficoltà di concentrazione e fragilità ossea.28 I sintomi più gravi possono manifestarsi con intorpidimento o formicolio alle estremità, problemi di coordinazione e equilibrio, disturbi della vista, una debolezza muscolare, e un'anemia che non risponde agli integratori di ferro.28 Le cause di carenza possono essere un apporto alimentare insufficiente, un'eccessiva supplementazione di zinco (che interferisce con l'assorbimento del rame), interventi chirurgici digestivi (come il bypass gastrico) o disturbi di malassorbimento.28

L'equilibrio del rame è particolarmente delicato, poiché un eccesso può anche essere tossico. L'ingestione di un grammo di rame può causare un'intossicazione grave, persino mortale.7 I sintomi di un eccesso includono mal di stomaco, nausea, vomito, diarrea, vertigini e dolori muscolari.7 A dosi elevate, può causare danni al fegato e ai reni ed è collegato a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.7 La prudenza è quindi d'obbligo e l'integrazione deve essere considerata solo su consiglio medico, soprattutto se viene diagnosticata una carenza.7

Selenio (Se)

Il selenio è un oligoelemento essenziale che si integra in proteine chiamate selenoproteine, svolgendo un ruolo cruciale in molteplici funzioni biologiche.30 È un potente antiossidante, neutralizza i radicali liberi, protegge le cellule dai danni ossidativi e dall'invecchiamento, e contribuisce alla riparazione del materiale genetico.1

Il selenio è particolarmente importante per la funzione tiroidea, dove aiuta nella produzione di ormoni e nella conversione della tiroxina (T4) nella sua forma attiva, la triiodotironina (T3).30 Una carenza di selenio è associata a malattie tiroidee come l'ipotiroidismo e la tiroidite di Hashimoto.30 Sostiene anche il sistema immunitario, aiuta il corpo a difendersi dalle infezioni (in particolare virali), ed è coinvolto nel metabolismo, nella circolazione sanguigna e nella salute riproduttiva.30 Ricerche suggeriscono un effetto protettivo contro vari tipi di cancro (quando ottenuto tramite l'alimentazione), un effetto cardioprotettivo, un miglioramento cognitivo nei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer e una riduzione dei sintomi dell'asma.30

Sebbene la carenza di selenio sia rara nei paesi sviluppati, è comunque possibile, soprattutto nelle regioni in cui i terreni sono impoveriti di questo elemento.30 I sintomi di una carenza includono problemi alla tiroide, debolezza muscolare, "annebbiamento mentale", unghie fragili, un sistema immunitario indebolito (ammalarsi spesso), perdita di capelli e problemi di umore o ansia.30 Una carenza grave può portare a malattie come la malattia di Kashin-Beck (artrite) e la malattia di Keshan (malattia cardiaca), e aumentare il rischio di anemia.30

Un eccesso di selenio può anche avere effetti indesiderati, come alito cattivo (odore di aglio), sapore metallico, vertigini, nausea, vomito, irritabilità e diarrea.30 È stato dimostrato che un elevato apporto di selenio può aumentare il rischio di cancro alla prostata negli uomini che hanno già alti livelli di selenio.31

Sélénium

Iodio (I)

L'iodio è un oligoelemento fondamentale, di cui quasi la totalità (70 al 80%) è concentrata nella ghiandola tiroidea.34 Il suo ruolo principale è essere un costituente essenziale degli ormoni tiroidei (T3 e T4)., che sono i regolatori chiave del metabolismo basale, della temperatura corporea e del metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine.5 Questi ormoni sono anche indispensabili per il funzionamento del fegato, dei reni, dei muscoli, del cervello e del sistema nervoso centrale, e sono legate alla salute cardiovascolare.34

Un apporto adeguato di iodio è di fondamentale importanza per lo sviluppo cerebrale del feto e del bambino, rendendo la carenza di iodio la causa più comune e prevenibile di disabilità mentale nel mondo.26 Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il 35% della popolazione mondiale soffre di un apporto insufficiente di iodio.34

I sintomi di una carenza di iodio variano a seconda della sua gravità. I segni comuni includono il gozzo (un ingrossamento della ghiandola tiroidea visibile come un rigonfiamento del collo), una stanchezza persistente, un aumento di peso inspiegabile, un'intolleranza al freddo, pelle e capelli secchi, stitichezza e deficit cognitivi (difficoltà di concentrazione, problemi di memoria).26 Una carenza grave e cronica può portare al cretinismo, caratterizzato da una grave disabilità intellettuale e un ritardo della crescita.34 Nelle donne in gravidanza, la carenza di iodio è particolarmente problematica, aumentando i rischi di aborto spontaneo, natimortalità e problemi di sviluppo nel bambino.26

I fattori di rischio per la carenza di iodio includono vivere in regioni dove i terreni sono poveri di iodio (il che influisce sul contenuto delle colture), il consumo di goitrogeni (sostanze che interferiscono con l'assorbimento dello iodio, trovate nella manioca, nel miglio e nelle crucifere), alcune malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, l'uso di sale non iodato e le diete vegane che escludono le principali fonti alimentari di iodio (prodotti del mare, uova, latticini).26 Tuttavia, è importante notare che le diete vegane, quando sono ben equilibrate, possono offrire numerosi benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache, ipertensione e diabete di tipo 2. È quindi fondamentale non respingere queste diete, ma piuttosto optare per un'integrazione o fonti vegetali alternative di iodio, come alghe marine, al fine di evitare carenze senza compromettere le benefici di uno stile di vita vegano. I bisogni di iodio sono anche aumentati durante la gravidanza e allattamento.34

Un eccesso di iodio può anche provocare un malfunzionamento tiroideo, in particolare un ipertiroidismo.34 Tuttavia, i benefici della correzione di un deficit di iodio sono generalmente considerati superiori ai rischi di una supplementazione controllata.34

Manganese (Mn)

Il manganese è un oligoelemento essenziale presente in quantità molto piccole nel corpo umano, ma che è un componente chiave di molti enzimi.35 Il svolge un ruolo cruciale nel sistema di difesa antiossidante dell'organismo, in particolare come componente dell'enzima superossido dismutasi (SOD) che combatte lo stress ossidativo.35 Il manganese è indispensabile per il sviluppo e manutenzione delle ossa, partecipando alla sintesi del tessuto connettivo e della matrice ossea, contribuendo così alla solidità e alla densità ossea.35

Le sue funzioni si estendono al metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine, al supporto della funzione immunitaria e del sistema riproduttivo, alla coagulazione del sangue (con la vitamina K) e alla cicatrizzazione delle ferite.36 È anche essenziale per la sintesi dei neurotrasmettitori, influenzando così il sistema nervoso.37

La carenza di manganese è rara a causa della sua presenza in molti alimenti.39 Tuttavia, una carenza può manifestarsi con deformazioni scheletriche e osteoporosi (particolarmente preoccupante per le donne in menopausa), un'alterazione della tolleranza al glucosio (aumentando il rischio di diabete), e sintomi neurologici come cambiamenti d'umore, una perdita di memoria, problemi di coordinazione, tremori, spasmi muscolari e persino sintomi simili a quelli della malattia di Parkinson.35 Problemi della pelle (eruzioni cutanee, dermatiti), nausea, vomito e ritardo della crescita nei bambini possono anche essere osservati.37 L'assorbimento del manganese può essere ostacolato da un elevato apporto di calcio, fosfato e fibre, e aumenta in caso di carenza di ferro.39

Un eccesso di manganese può portare a una diminuzione dell'assorbimento del ferro, perdita di appetito, mal di testa, debolezza, disturbi dell'umore, irritabilità, depressione e danni polmonari (tosse, bronchite, polmonite).39 Un'esposizione molto elevata può persino provocare una grave malattia psichiatrica nota come "follia da manganese".35

Cromo (Cr)

Il cromo è un oligoelemento essenziale che svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo dei macronutrienti, in particolare i carboidrati e i lipidi.40 Agisce in sinergia con l'insulina., l'ormone che regola la glicemia. Il cromo aumenta la sensibilità delle cellule all'insulina, facilitando così il trasporto dello zucchero e la sua assimilazione da parte delle cellule, contribuendo a mantenere una glicemia normale.40 Questa azione è particolarmente benefica per le persone affette da diabete di tipo 2, per le quali può migliorare il controllo glicemico.40

Oltre al suo ruolo sulla glicemia, il cromo influenza il metabolismo dei lipidi aiutando a ridurre il colesterolo totale e ad aumentare il colesterolo buono (HDL).40 Può anche essere un alleato nella gestione del peso riducendo le voglie di zucchero e le pulsioni alimentari, il che è rilevante per le persone in sovrappeso o che soffrono di bulimia.40 Il cromo possiede anche proprietà antiossidanti, proteggendo dai danni ossidativi legati all'iperglicemia e all'ossidazione del colesterolo LDL, fattori coinvolti nelle malattie cardiovascolari.40

Una carenza di cromo può comportare diversi rischi per la salute. Può favorire lo sviluppo dell'aterosclerosi e provocare importanti disturbi del metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, traducendosi in un eccesso di lipidi nel sangue (iperlipidemia) e un'anomala elevazione del livello di zucchero (iperglicemia).40 Nei giovani, una debolezza muscolare o un ritardo della crescita possono essere sintomi principali. Un deficit di cromo può anche rendere la produzione di insulina meno efficace e disturbare la regolazione degli ormoni di stress, che possono causare sbalzi d'umore.40

Le persone diabetiche che considerano un'integrazione di cromo devono farlo sotto stretto controllo medico, poiché il cromo può interagire con i farmaci antidiabetici e causare un calo eccessivo della glicemia.41

Molibdeno (Mo)

Il molibdeno è un oligoelemento meno conosciuto ma altrettanto essenziale per la salute umana.44 Il suo ruolo principale è essere un cofattore per diversi enzimi coinvolte in processi metabolici cruciali. È indispensabile per eliminare alcuni prodotti sintetizzati durante la digestione delle proteine e svolge un ruolo nella disintossicazione dell'organismo.44

Il molibdeno partecipa attivamente alla sintesi delle proteine, un processo vitale per la crescita e la riparazione dei tessuti.44 Dato che il corpo umano rinnova circa 20 miliardi di cellule ogni giorno, è necessario un apporto sufficiente di molibdeno per garantire un rinnovamento cellulare ottimale.44 Inoltre, facilita l'assimilazione del ferro da parte dell'organismo, contribuendo così a prevenire l'anemia e la stanchezza, fattori che possono influenzare significativamente le prestazioni fisiche e la vitalità generale.44 Per ottimizzare l'assorbimento del ferro, si raccomanda di associare il molibdeno ad altri nutrienti chiave come il ferro, lo zinco e il rame.44

Una carenza di molibdeno, sebbene rara quando l'alimentazione è equilibrata, può avere conseguenze negative sulla salute, influenzando la pelle, le unghie, i capelli e il rinnovamento cellulare complessivo.44 Per gli sportivi, una carenza potrebbe influenzare le prestazioni e la progressione muscolare.44

Un eccesso di molibdeno deve essere monitorato. Sono stati descritti casi di intossicazione che possono causare sintomi neurologici gravi come allucinazioni, crisi epilettiche e una sindrome depressiva di lunga durata.45 Un'alimentazione equilibrata è generalmente sufficiente per coprire il fabbisogno di molibdeno, e un'integrazione è giustificata solo in caso di carenza comprovata.45

Fluoro (F)

Il fluoro, nella sua forma ionica di fluoruro, è un oligoelemento principalmente riconosciuto per il suo ruolo cruciale nella salute orale e nella formazione ossea.21 Circa il 95% del fluoro totale nel corpo si trova nelle ossa e nei denti.47

Per quanto riguarda la salute orale, il fluoro contribuisce a prevenire la carie dentale rafforzando lo smalto dei denti, riducendo la quantità di acido nella bocca e favorendo il ripristino dei minerali che rendono i denti più resistenti.48 Aumenta la stabilità strutturale dei denti e delle ossa attraverso interazioni con i fosfati di calcio.47 L'uso di prodotti dentali fluorati e un adeguato apporto di fluoro riducono l'insorgenza delle carie per tutta la vita favorendo la mineralizzazione e la rimineralizzazione dei denti.47

Una carenza di fluoro può causare debolezza dentale, aumentando il rischio di carie.46 In alcuni casi, può anche contribuire all'osteoporosi, poiché il fluoruro è necessario per la formazione e il mantenimento della salute delle ossa.46

Tuttavia, un eccesso di fluoro può avere effetti indesiderati. La fluorosi dentale è una condizione che modifica l'aspetto dello smalto dei denti permanenti, provocando la comparsa di piccole linee o macchie bianche. Si verifica se un bambino piccolo ingerisce troppo fluoro durante lo sviluppo dei suoi denti.48 Nella sua forma lieve, è principalmente un problema estetico senza impatto sulla salute orale complessiva.48 La fluorosi scheletrica, che comporta l'indurimento delle ossa e delle articolazioni, è una condizione più grave ma estremamente rara, causata dall'ingestione quotidiana di quantità molto elevate di fluoruro per un periodo molto lungo.48 La concentrazione di fluoruro nell'acqua potabile è regolata per massimizzare i benefici dentali riducendo al minimo i rischi di fluorosi.48

Fluor

Cobalto (Co)

Il cobalto è un oligoelemento la cui funzione più vitale per l'essere umano è essere un componente essenziale della vitamina B12, anche conosciuta come cobalamina.49 Infatti, l'atomo di cobalto occupa il centro della molecola di vitamina B12.50

In quanto costituente della vitamina B12, il cobalto è indispensabile per la formazione dei globuli rossi del sangue, prevenendo così l'anemia perniciosa.50 La sua presenza è anche necessaria per la fissazione del ferro nell'organismo.50 Il cobalto agisce come cofattore nel sistema enzimatico del metabolismo energetico, e la sua presenza permette ai microrganismi del nostro tratto digestivo di sintetizzare la vitamina B12.50 Svolge anche un ruolo nella regolazione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, così come nella digestione e nella circolazione arteriosa, da cui la sua azione vasodilatatrice.50

Una carenza di cobalto, sebbene i bisogni quotidiani siano minimi, può colpire più frequentemente i vegetariani e vegani, poiché la vitamina B12 si trova principalmente nei prodotti animali.50 I sintomi di una carenza includono affaticamento, anemia, disturbi neurologici, spasmi, ansia, emicrania, palpitazioni, disturbi circolatori e digestione lenta.50 Tuttavia, Le diete vegetariane e vegane, quando sono ben equilibrate, sono benefiche per la salute e non devono essere evitate a causa di queste carenze, a condizione di prendere misure per garantire un apporto sufficiente di vitamina B12. Negli animali da allevamento, una carenza può manifestarsi con una diminuzione dell'appetito, un ritardo nella crescita, pica (ingestione di terra), una scarsa qualità del pelo o della lana, secrezioni oculari, nati morti, una maggiore sensibilità alle infezioni, steatosi epatica (fegato grasso) e infertilità.49

Un eccesso di cobalto, sebbene raro, può causare un surplus di globuli rossi (poliglobulia), vomito, nausea, problemi alla tiroide (con comparsa di un gozzo), disturbi della vista e problemi cardiaci.50

Tabella riepilogativa degli oligoelementi essenziali, le loro funzioni e i sintomi di carenza

Oligoelemento

Ruoli Chiave & Benefici

Sintomi comuni di carenza

Ferro (Fe)

Produzione di emoglobina (trasporto di ossigeno), energia, immunità, funzione cognitiva.

Affaticamento, pallore, fiato corto, mal di testa, unghie fragili, capelli secchi, anemia.

Zinco (Zn)

Immunità, cicatrizzazione, crescita, sintesi DNA/proteine, salute pelle/capelli/unghie, vista, gusto, olfatto, antiossidante.

Caduta dei capelli, unghie fragili, cicatrizzazione lenta, infezioni frequenti, stanchezza, disturbi dell'umore, acne.

Rame (Cu)

Funzione nervosa, immunità, formazione globuli rossi, collagene (pelle, ossa), salute cardiovascolare, antiossidante.

Affaticamento, pallore, infezioni, difficoltà di concentrazione, ossa fragili, anemia resistente al ferro, intorpidimenti.

Selenio (Se)

Funzione tiroidea, antiossidante, immunità, riproduzione, protezione cellulare.

Problemi alla tiroide, debolezza muscolare, "nebbia mentale", unghie fragili, perdita di capelli, infezioni frequenti.

Iodio (I)

Produzione di ormoni tiroidei (metabolismo, crescita, sviluppo cerebrale).

Gozzo, ipotiroidismo (affaticamento, aumento di peso, sensibilità al freddo), disturbi cognitivi, problemi di sviluppo nei bambini.

Manganese (Mn)

Salute delle ossa, metabolismo (carboidrati, lipidi, proteine), antiossidante, coagulazione del sangue, neurotrasmettitori.

Deformazioni ossee, osteoporosi, intolleranza al glucosio, disturbi neurologici (umore, memoria), problemi della pelle.

Cromo (Cr)

Metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, regolazione della glicemia, sensibilità all'insulina, controllo del peso, antiossidante.

Disturbi metabolici (iperglicemia, iperlipidemia), aterosclerosi, affaticamento, sbalzi d'umore.

Molibdeno (Mo)

Metabolismo delle proteine, disintossicazione, rinnovamento cellulare, assimilazione del ferro.

Problemi di pelle, unghie, capelli, stanchezza, anemia.

Fluoro (F)

Salute orale (smalto, prevenzione delle carie), formazione e salute delle ossa.

Cavità dentali, fragilizzazione delle ossa, osteoporosi.

Cobalto (Co)

Componente essenziale della Vitamina B12, formazione dei globuli rossi, fissazione del ferro, metabolismo energetico, funzione nervosa.

Anemia, affaticamento, disturbi neurologici, perdita di appetito, problemi di crescita.

Le soluzioni naturali: Alghe marine fresche e plasma marino (acqua di mare)

Di fronte all'impoverimento nutrizionale della nostra alimentazione moderna, le risorse marine offrono soluzioni naturali di eccezionale ricchezza in oligoelementi. I Les alghe marine fresche e il plasma marino si distinguono come fonti affidabili e biodisponibili per riequilibrare i nostri apporti.

Alghe marine fresche: Un concentrato di nutrienti marini

I Les alghe marine sono piante acquatiche dotate di una capacità notevole di accumulare i minerali e gli oligoelementi presenti nell'acqua di mare. Questa particolarità conferisce loro una composizione nutrizionale molto superiore a quella delle piante terrestri.51

Ricchezza eccezionale di minerali e oligoelementi

I Les alghe contengono in media 10 a 20 volte più minerali delle piante terrestri.51 La loro frazione minerale può rappresentare fino al 36% della loro materia secca, una cifra impressionante rispetto al 20% degli spinaci, considerati comunque una fonte minerale eccezionale.52

Sono una fonte importante di macroelementi come magnesio, potassio, sodio, calcio e fosforo, spesso presenti in concentrazioni più elevate rispetto ad altri alimenti.51 Inoltre, sono particolarmente ricche di oligoelementi essenziali come ferro, zinco, rame, manganese, selenio e iodio.51

Un aspetto particolarmente vantaggioso è il rapporto sodio/potassio (Na/K) alghe, che è generalmente più basso rispetto a quello delle verdure terrestri. Questo basso rapporto è un fattore importante per il mantenimento di una buona salute cardiovascolare, poiché favorisce la diminuzione della pressione arteriosa.51 Per i vegetariani e vegani, le alghe rappresentano un'ottima scelta per garantire un apporto sufficiente di questi minerali, che a volte possono essere difficili da ottenere in una dieta puramente vegetale.51

Tabella comparativa della composizione minerale delle alghe marine vs. verdure terrestri

Oligoelemento

Contenuto tipico nelle alghe marine (per 100g di materia secca)

Contenuto tipico nei vegetali terrestri (per 100g di materia secca)

Vantaggio delle Alghe

Iodio (I)

Molto elevata 51

Significativamente più basso 34

Fonte principale ed essenziale, aiuta a prevenire le carenze mondiali.

Zinco (Zn)

Elevata 51

Più debole 6

Contribuisce a un migliore assorbimento e ai bisogni aumentati dei vegani.

Rame (Cu)

Elevata 51

Più debole 18

Compensa l'impoverimento dei suoli e l'apporto insufficiente.

Ferro (Fe)

Elevata 53

Più debole 18

Aiuta a prevenire l'anemia, soprattutto per le diete vegane.

Manganese (Mn)

Elevata 51

Più debole 39

Sostiene la salute delle ossa e il metabolismo.

Magnesio (Mg)

Molto elevata 51

Più debole 18

Contribuisce alla salute cardiovascolare e all'equilibrio elettrolitico.

Calcio (Ca)

Molto elevata 51

Più debole 14

Fonte importante per la salute delle ossa.

Potassio (K)

Elevata 51

Più debole 19

Contribuisce all'equilibrio Na/K benefico per la pressione arteriosa.

Biodisponibilità degli oligoelementi di origine marina

La biodisponibilità degli oligoelementi provenienti da alghe è un argomento di ricerca importante. Per lo iodio, ad esempio, la sua biodisponibilità può variare in base alla sua forma (organica o inorganica) e alla presenza di altre sostanze nell'alga, come gli alginati, che possono intrappolare lo ioduro e ridurre la sua assorbimento.54 Tuttavia, studi hanno dimostrato un'eccellente biodisponibilità dello iodio per alcune specie di alghe, come Gracilaria verrucosa, con tassi di assorbimento che variano dall'85% al 101%.54

È anche pertinente notare che, sebbene le alghe possano accumulare metalli in tracce, i valori di metalli tossici (come arsenico, cadmio, rame, mercurio e piombo) nella maggior parte delle macroalghe commestibili sono generalmente inferiori alle concentrazioni massime consentite per il consumo umano nella maggior parte dei paesi.52 Ciò suggerisce che, scelte e trattate correttamente, le alghe possono essere una fonte sicura ed efficace di oligoelementi.

Les algues marines

Il plasma marino (Acqua di Mare): L'eredità di René Quinton

Il plasma marino, spesso chiamato "Plasma di Quinton" in riferimento ai lavori del biologo e fisiologo francese René Quinton (1866-1925), rappresenta un'altra soluzione marina di valore inestimabile per l'apporto di oligoelementi.55 La sua particolarità risiede nella sua composizione unica e nella sua compatibilità con i fluidi corporei umani.

Una composizione isotonica simile al nostro ambiente interno.

La scoperta fondamentale di René Quinton fu la somiglianza della composizione chimica tra l'acqua di mare e il plasma sanguigno umano.55 Il plasma isotonico, una soluzione di acqua di mare diluita con acqua di sorgente, ha una concentrazione di minerali e oligoelementi di 9 g/litro, identica a quella del plasma sanguigno.57 Questa isotonia consente un'assimilazione ottimale da parte dell'organismo, poiché gli elementi sono già in una proporzione e una forma (ionica) che il corpo riconosce e può utilizzare facilmente.58

Il plasma marino è un ecosistema complesso, dove le fioriture di fitoplancton svolgono un ruolo cruciale. Questi microrganismi marini trasformano i minerali non biodisponibili in elementi direttamente assimilabili dal corpo umano, rendendo il plasma marino una fonte di nutrienti con un'eccezionale biodisponibilità.58

Tabella della composizione del plasma marino Biovie (minerali e oligoelementi chiave)

Il plasma isotonico Biovie ,composto da acqua di mare e acqua di sorgente, offre una ricchezza di minerali e oligoelementi paragonabile a quella del plasma sanguigno umano.

Categoria

Minerali / Oligoelementi Chiave

Concentrazione Totale

Macro-minerali

Sodio, Calcio, Potassio, Magnesio

9 g/litro (identico al plasma sanguigno) 57

Oligoelementi

Zinco, Iodio, Ferro, Cromo, Manganese, ecc.

Presenti in proporzioni equilibrate e in forma ionica 58

Composizione per fiala (Plasma Isotonico)

Acqua di mare: 2,76 mL, Acqua di sorgente: 7,24 mL

Per 1 dose 57

Nota: Questo elenco di oligoelementi non è esaustivo, il plasma marino contiene uno spettro completo di minerali e oligoelementi presenti nell'oceano.

I benefici del plasma marino: riequilibrio, vitalità e supporto metabolico

L'integrazione del plasma marino in una routine di benessere può apportare benefici sistemici. La sua ricchezza di sali minerali e oligoelementi permette all'organismo di ritrovare energia e vitalità, soprattutto quando è affaticato.59 Gli ioni presenti nell'acqua di mare possono attraversare la barriera cutanea ed essere assorbiti dai capillari sanguigni, distribuendosi poi ai diversi tessuti.59

Il plasma marino è riconosciuto per:

  • Riequilibrio idro-elettrolitico: Aiuta a mantenere l'equilibrio dei fluidi e degli elettroliti nel corpo.60
  • Supporto metabolico e immunitario: Regola la funzione enzimatica e migliora le funzioni metaboliche e immunologiche, contribuendo a una migliore performance degli organi a livello cellulare e subcellulare.58
  • Rigenerazione cellulare: Aiuta a rigenerare le cellule ristabilendo l'equilibrio omeostatico e fornendo i materiali necessari per la loro riparazione.58
  • Benefici fisici: Può lenire le articolazioni, rilassare i muscoli, facilitare la circolazione sanguigna (riducendo la sensazione di gambe pesanti) e persino avere un effetto esfoliante sulla pelle.59
  • Riduzione dello stress: Una nuotata in mare, grazie all'assorbimento dei suoi elementi, è un ottimo modo per rigenerarsi psicologicamente e fisicamente, contribuendo al rilassamento e alla meditazione.59

Questi molteplici benefici posizionano il plasma marino come uno strumento di benessere completo, capace di sostenere l'organismo nella sua globalità.

L'impegno di qualità di Biovie: Prelievo, filtrazione a freddo, dinamizzazione

La qualità del plasma marino è fondamentale per garantire la sua efficacia e purezza. L'impegno di Biovie, attraverso la sua filiera Biothalassol, si manifesta con un processo di produzione rigoroso:

  • Campionamento scientifico: L'acqua di mare viene analizzata direttamente in mare, in siti privilegiati per la stabilità della loro composizione minerale e la pulizia dell'acqua.57
  • Filtrazione a freddo: L'acqua è sottoposta a una filtrazione e una microfiltrazione a freddo (0,22µ). Questo processo è cruciale per garantire che l'acqua di mare rimanga "viva e fresca", preservando così l'integrità dei suoi micronutrienti e la loro forma ionica biodisponibile.57
  • Assenza di trattamenti aggressivi: I plasmi non sono né riscaldati, né sottoposti a radiazioni ionizzanti (raggi gamma), e non sono a contatto con metalli. Questo approccio preserva la "dinamizzazione naturale" degli elementi così come esiste nel loro ambiente di prelievo.57

Queste pratiche garantiscono un prodotto di altissima qualità, rispettoso della natura dell'acqua di mare e delle sue proprietà intrinseche, assicurando così una fonte affidabile e pura di oligoelementi per la comunità Biovie.

Conclusione: Riequilibrare la tua salute con i tesori dell'oceano

Gli oligoelementi, questi attori discreti ma potenti della nostra biochimica, sono assolutamente essenziali per una salute ottimale.. Sono i catalizzatori che attivano migliaia di reazioni metaboliche, sostenendo l'immunità, la crescita, la funzione cognitiva e la vitalità cellulare. Il loro ruolo è tanto più cruciale in quanto la nostra alimentazione moderna è confrontata a un impoverimento significativo, conseguenza diretta del degrado dei suoli e delle pratiche dell'agricoltura industriale, come dimostrano le diminuzioni misurabili di minerali nei nostri frutti e verdure negli ultimi decenni.

Di fronte a questa sfida, l'oceano offre soluzioni di una ricchezza incomparabile. Le alghe marine fresche, veri concentrati di minerali e oligoelementi (spesso da 10 a 100 volte più ricchi rispetto alle piante terrestri), e il plasma marino, la cui composizione isotonica è straordinariamente simile a quella del nostro plasma sanguigno, rappresentano fonti naturali e altamente biodisponibili. Questi tesori marini permettono di colmare i deficit nutrizionali e di riequilibrare l'organismo in profondità.

Integrare le alghe e il plasma marino nella tua alimentazione quotidiana significa scegliere un approccio naturale e scientificamente validato per sostenere la tua vitalità e il tuo benessere. È un passo essenziale verso una salute sostenibile, in armonia con le risorse più pure del nostro pianeta.

FAQ (Domande Frequenti)

D1: Che cos'è un oligoelemento e perché è così importante per la mia salute?

Gli oligoelementi sono minerali essenziali di cui il corpo ha bisogno in quantità molto piccole, ma che sono assolutamente vitali per il suo corretto funzionamento. Agiscono principalmente come catalizzatori, attivando migliaia di reazioni enzimatiche indispensabili per il metabolismo, la produzione di energia, l'immunità e la rigenerazione cellulare. La loro presenza, anche minima, è la chiave dell'equilibrio e della vitalità dell'organismo.

D2: In che modo l'agricoltura moderna influisce sul contenuto di oligoelementi nei nostri alimenti?

L'industrializzazione dell'agricoltura, in particolare attraverso l'esaurimento dei suoli dovuto all'erosione, all'aratura intensiva e alla monocoltura, così come l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, ha impoverito notevolmente il contenuto di oligoelementi delle colture. Studi scientifici hanno dimostrato un calo significativo di minerali come ferro, rame e magnesio in frutta e verdura negli ultimi 50-100 anni, rendendo l'alimentazione meno nutriente rispetto al passato.

D3: Quali sono i segni comuni di una carenza di oligoelementi e come posso identificarli?

I segni di carenza variano a seconda dell'oligoelemento interessato, ma i sintomi generali includono affaticamento persistente, calo di energia, maggiore sensibilità alle infezioni, problemi della pelle (acne, cicatrizzazione lenta), unghie fragili, caduta dei capelli, disturbi dell'umore o della concentrazione. Carenze più specifiche possono portare ad anemia (carenza di ferro), problemi tiroidei (carenza di iodio o selenio) o disturbi neurologici. Un esame del sangue può aiutare a identificare alcune carenze.

D4: Le alghe marine e il plasma marino sono fonti affidabili di oligoelementi?

Sì, le alghe marine e il plasma marino sono fonti eccezionalmente ricche e naturali di oligoelementi. Le alghe concentrano i minerali dell'oceano, spesso da 10 a 100 volte più delle piante terrestri, offrendo un ampio spettro di elementi essenziali. Il plasma marino, la cui composizione è simile a quella del plasma sanguigno umano (9g/L di minerali e oligoelementi), è particolarmente biodisponibile, poiché i suoi elementi sono in forma ionica, facilmente assimilabile dall'organismo.

D5: Il plasma marino è identico all'acqua di mare e come funziona nel mio corpo?

Il plasma marino è acqua di mare trattata secondo un protocollo specifico (come quello di René Quinton), spesso microfiltrata a freddo e non riscaldata, per preservarne la vitalità e la ricchezza di oligoelementi in forma ionica. La sua composizione isotonica, simile a quella dei fluidi corporei, consente un'assorbimento e un'utilizzo ottimali dei minerali da parte delle cellule. Agisce riequilibrando l'ambiente interno, favorendo così l'omeostasi, il buon funzionamento enzimatico e la rigenerazione cellulare, contribuendo a una vitalità globale.

Riferimenti

Fonti delle citazioni

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